lunedì 20 febbraio 2012

Ricette Cinofilosofiche




In tempi di magra (quindi in assenza di maremoti, terremoti, precipitazioni nevose modello”Miiiiinchia come viene”, comandanti di navi che cazzeggiano su twitter mentre la nave affonda, etc.), il mondo dei Cinofilosofi ha escogitato un metodo geniale per taggare/farsi taggare dalle Sciuremarie in rete e godersi l'avvincente fiorir di cuoricini (inclusi i “mi piace”) sulla propria bacheca facebook:


le ricette culinarie!


Ora, il termine “culinario” deriva dal latino “culinarius”- da “culina” - quasi “coquilina” - quindi “cucina” (dal verbo cuocere), e non dal lato “B” di una qualunque persona – specifichiamo cazzo!

Non che nessuno ci avesse pensato prima, ben inteso, ma non è ancora chiara la titolarità di questa iniziativa, anche se esistono evidenti – quanto schiaccianti – prove a carico, addirittura, nei confronti del Presidente dei Cinofilosofi.

Questo fatto è importante se consideriamo che il Cinofilosofo si inkazza a morte nel caso in cui non possa esclamare “Primoooooo!!!” (ricordate i periodi dell'infanzia?) e proprio per questo, da più parti, giungono voci su cause legali tra i vari Cinofilosofi riferite proprio a questa paternità.

Non essendo il Cinofilosofo uno che vende le sigarette di contrabbando ai salmoni sull'autostrada del ritorno, ha proceduto quindi nei seguenti modi:

1) analisi di marketing sui “mi piace”;
2) analisi di marketing sui “cuoricini”;
3) ricerca di mercato riferita al gradimento delle Sciuremarie sui post in bacheca facebook (con la supervisione di Renato Mannheimer...tante volte ci scappasse un invito a scrocco su “Porta a Porta” - andrebbe bene anche la clack in quinta fila);
4) acquisto preventivo del calendario di “Frate Indovino” - tutti i numeri dal 1975 ai più recenti;
5) conoscenza ufficiale – con tanto di TAG - della zia di un'amica che ha come vicina di casa la cugina di terzo grado del contatto più stretto di Antonella Clerici per avere informazioni in tempo reale sul trend enogastronomico attuale, e soprattutto per evitare un conflitto con la RAI;
6) richiesta di leasing per una cena da Gianfranco Vissani a scopo di spionaggio. Meglio se ci fosse anche lui per farci una nota facebook ed ascrivere lo chef al ristretto numero di “amici carissimi” del Cinofilosofo;
7) strategia mirata sul medio e lungo termine tesa a far impennare “l'effetto WOW” delle Sciuremarie.


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Secondo la massima:-”Se non conquisti una donna con il tuo fascino, prendila almeno per la gola!” - non intendendo certo l'aggressività predatoria in perfetto stile “Canis lupus”, ma riferendosi – appunto – all'arte culinaria, il Cinofilosofo si è messo subito all'opera per stilare una compilation di piatti che tiene conto di:


A) stagione;
B) peso medio della Sciuramaria;
C) giorno della settimana;
D) festività comandate e non.


Il menù virtuale del Cinofilosofo è quindi il seguente:


Chitarrine allo scoglio” - per imbonirsi i VIP dell'ambiente musicale;
Coda alla vaccinara” - nel caso in cui i VIP fossero romanisti sfegatati;
Risotto al curry” - per le Sciuremarie che sognano un weekend a Londra;
Salsa agrodolce” - per conquistare il mercato delle Sciuremarie cinesi;
Involtini di verza” - non è certo impreparato sulla cucina VEGAN...e che cazzo;
Patè di piselli” - idem come sopra, ma con l' ;-)) che favorisce la lubrificazione;
Bruschetta d'aria fritta” - per effetto della crisi;
Budino Maria” - nome intercambiabile a seconda del bersaglio prescelto
(“Budino Angela”, “Budino Claudia”, Budino Giovanna”, etc.);
Bacio della notte” - una specie di “Bacio Perugina”, messo online dopo alle 23.00



La sinergia che si verrà quindi a creare tra “Cinofilosofia” e “arte culinaria” produce effetti devastanti sulla bacheca facebook del Cinofilosofo aumentando il suo indice di gradimento online.

I reiterati “macchecarinooooooooooooo!!!!!” (cuoricino cuoricino cuoricino) si trasformano in più convenzionali “Azz...tu si che sei un uomo...mica quel fesso di mio marito che non sa farsi nemmeno un uovo al tegamino” portando in effetto 3D l'ego del Cinofilosofo, fino a quando il suddetto marito non frega la password alla moglie, da un appuntamento al Cinofilosofo, e lo crepa di mazzate.


Il massimo lo tocca quando scrive a fine nota – dopo i componenti essenziali della ricetta - “aromi naturali”.


DADADAN!!!


Se la Coca Cola ha una ricetta segreta, il Cinofilosofo ha la sua...e lì sono davvero


CAZZI!!!


Partendo quindi da un'analisi organolettica dei vari distillati e/o appetenti, passando successivamente dal comparto “emozioni derivanti dal gusto” si arriva inevitabilmente a parlare dei NEURONI SPECCHIO!!!


E GIU' DI CINOFILOSOFIA!!!



Non c'è un cazzo da fare:
il Cinofilosofo sta avantissimo ed è per giunta D E L I Z I O S O ! ! !