sabato 11 febbraio 2012

Il Cinoegizio





Per “Cinoegizio” si intende (riportando direttamente dalla fonte di colui che ha coniato il termine):
uno o più individui che parlano di cinofilia in termini arcaici e incomprensibili (anche per loro stessi), scrivendo in altrettanto modo con ideogrammi e pittoglifi che ricordano i geroglifici egiziani (da qui il nome).
Tutto questo nell'ottica di scrivere e parlare per non dire assolutamente nulla o per far passare, come nuove scoperte, le ovvietà della vita.
Si narra che nell'antichità qualcuno abbia scritto una stele con la chiave per decodificare questa lingua perduta.
Purtroppo nessuno l'ha ancora trovata e per questo dobbiamo accontentarci della gestualità e dell'espressività di chi ancora parla”.

Considerato il fatto che i Cinofilosofi non è che stanno a lì a pettinare le zanne di tricheco - secondo voi - sono a conoscenza della famosa stele?
Sanno dove si trova?
Conoscono la sua chiave interpretativa?
Quali misteri nasconde?
Quanto ha inciso nelle loro competenze?
Potranno cliccare “mi piace”?

Di questo se ne sono occupati i media di tutto il mondo e le maggiori testate scientifiche come “Quark”, “Super Quark”, “Media Quark”, “Basso Quark”, “Ulisse”, “Telemaco”, “Vojager”, “Kazzenger”, “Ratzinger”, “Kissinger”, “Mammolo”, “Pisolo”, “Pussolo” (il nano famoso per l'acne) “Report” e “Chi l'ha visto – io no – cazzo ne so”, ma senza successo.

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Noi di CINOFILOSOFIA d.o.c.g. abbiamo quindi usato un vecchio stratagemma: lo spionaggio cinofilosofico.
Introducendo una talpa proveniente dalle falangi più estreme delle Sciuremarie (la chiameremo “Angela” - nome di fantasia - per motivi di sicurezza) siamo riusciti a localizzare la stele e a fotografarne un frammento.
Con nostra grande sorpresa, abbiamo scoperto che in realtà la lingua impressa nella stele è latina (da qui il largo uso delle accezioni semantiche), ma da leggere in una chiave interpretativa estremamente complessa per via dei geroglifici inseriti nelle frasi compiute.

Ma come c'è arrivata Angela a violare la segretezza dei Cinofilosofi per riuscire a scoprire la stele Cinoegizia?
Un'avvincente “spy story” - non c'è dubbio - su cui torneremo però nel prossimo articolo.

Angela, in verità, si era trovata di fronte a ben due steli diverse: quella Cinoegizia e quella Etrusca, legate entrambe da un comune denominatore: la relazione uomo-cane.
La nostra ricercatrice ha impiegato mesi ad interpretare i caratteri latini/egizi riprodotti sulla stele, riuscendo nell'opera di traduzione che ha reso possibile ripercorrere la storia dei Cinofilosofi a ritroso e fare quindi luce su un periodo oscuro che si traduce oggi in un vero e proprio “scartavetramento delle molecole genitali”.

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Qui, una riproduzione della Stele Cinoegizia, con la traduzione:

Veni, vidi, vici
Vieni, osserva, là c'è il cesso (giardino/pannolone/ruota della macchina del vicino che ti sta sulle palle/pianerottolo del dirimpettaio che fa i rave alle 3 del mattino, etc)

Verbum de verbo
Il verbo è nerbo: chi l'ha più lungo se lo tiri!

Risus abundant in ore stultorum
Troppo riso al cane lo fa diventare stolto per ore (millemila ore)

Qui gladio ferit, gladio perit
Qui è Gladio: nessun ferito. Roger Gladio: tutti morti! (codice di valutazione comportamentale)

Carpe diem
La carpa del giorno (porzione monodose di trancetti di carpa per cani, da consumare prima di andare a trovare gli scoiattoli dell'idroscalo)

Homo proponit, Deus disponit
Tu – cliente - proponi, che io – Cinofilosofo - dispongo

Nomen est omen
Il cane è un uomo (identica marcatura territoriale)

Aliena vitia in oculis habemus, a tergo nostra sunt
Il cane ha visto un alieno con la coda dell'occhio... ne aveva un riassunto alle spalle.

Tu quoque, Brute, fili mi
Bruto (nome del cane) hai rotto il cazzo. Ehhhh datte 'na regolata fijo mio

Ad maiora
Allamadonna come tiraaaaaaaaaa!

Acta es fabula
Il farmaco ACTA è una bufala (non funziona)

Beati monoculi coecorum
Beato te che vedi la coercizione col binocolo (un cane dice all'altro)

Ubi maior minor cessat
Se il cane caga troppo il cesso si restringe

Sic transit Gloria mundi
Gloria si è fatta il Transit per girare il mondo (con i suoi cani)

Factum omne rotat
Facebook è 'na rota: prima o poi ti tocca cliccare “mi piace”

Mutantis mutandis
C'hai un mutante nelle mutande: PATENTINO CINOFILO!!!


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Sul fondo della stele è stato trovata una frase che – tradotta - evidenzia come fossero già noti nel periodo cinoegizio alcuni principi fondamentali del moderno Cinofilosofo.

Si legge infatti:

Gloria si è fatta il Transit per girare il mondo, ma avendo il cesso piccolo (per forza...è un Transit) si è inondata di merda fino al volante.
E' stata quindi fermata da una pattuglia di Gladio per odori sospetti, ma ha garantito gli agenti che non avrebbe più dato riso al cane.
Bruto – il cane – si è messo però a fare la pipì sulla moto degli agenti, i quali ce l'hanno rifatta sopra per esprimere dominanza nei suoi confronti.”

Ecco svelata la contrarietà al metodo Cesar Millan, probabilmente tramandata attraverso il sistema orale-mnemonico in uso ai Celti.

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La stele ritrovata in Maremma, invece, evidenzia come già nel primo periodo etrusco la relazione uomo-animale fosse di tutt'altra natura e molto più vicina a quella che noi chiamiamo oggi “cooperazione tra specie”.

Si legge infatti:


Al principiar del giorno mi s'avvizì la fava
eppur la sera prima aveo mangiato ir polpo
che d'abbondanza ritenevo dar salute a chi m'amava.

E guardo ir polpo... riguardo la mi' fava :-((
Guardo il cane all'uscio, e quel tegame che m'amava.
Ma chi m'ama per davvero?
Lei o il cane?
Mi chiesi assorto al contemplar nel maggio l'orinale...
Lui col fischio e lei col fiasco
maremma incrudelita che pariglia:
al meglio pezzo gli manca 'n braccio o gli borda 'n culo 'na pastiglia!

Pensai: col cane ci vo' a caccia, co' la moglie ci fo' il brodo
ma quel semolino stinto – quasi quasi - glielo tiro nel didietro.
Sicché nel tacito consenso di latrina,
e con tanto fiato in gola,
mollo tutto, piglio il cane e torno a scuola


Da questo breve, ma significativo, “Atto degli Etruschi” (alè Viola!!!) si evince un'educazione cinofila di tutto rispetto già presente sul litorale tirrenico nel IV secolo a.C. svincolato però dal mondo Cinoegizio da cui forse – e solo alla lontana – se ne sente giusto l'eco, il rimando; la scoreggia.
Già nei termini popolari sopravvissuti quali “Maremma maiala” o “Maremma cane” la relazione uomo-animale è capace di esprimere – in sintesi - due ambiti diversi e contrapposti (EU-stress e DI-stress) a secondo del contesto e dello stimolo.

Esempio di EU-stress: “Maremma maiala che popò di passera!” - quando passa Belen Rodriguez.
Esempio di DI-stress: “Maremma maiala! M'hai rotto 'oglioni!

Il linguaggio “Cinoegizio” è quindi figlio di una cultura a se stante, più raffinata e comunque più antica di quella etrusca.
Per questo motivo – e allo stato dei ritrovamenti archeologici – è prematuro poter chiarire quanto i Cinoegizi abbiano contribuito alla formazione dei Cinofilosofi, anche se i riscontri fin qui effettuati danno segno di evidente continuità.


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Annuntio vobis gaudium magnum: habemus Papam
Annunciaziò annunciaziò: se volete godere col Magnum qui c'è la Pappa!!!

ANVEDIIIIIIIII!!!!!!!!!