mercoledì 5 settembre 2012

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sabato 14 luglio 2012

Interrail Cinofilosofico: protesta dei Nativi Americani






Per i Nativi Americani il nome proprio (Angelo, Attilio, Alexa, Roberto, David, Suzanne, Kevin, etc.) veniva conferito in età adulta perché significativo di una sua particolarità.

In sostanza, il nome racchiudeva la personalità, il carattere o un evento della sua storia personale, svincolato però dal giudizio o da ciò che la cultura occidentale potrebbe far credere.
Toro Seduto” – ad esempio - non è stato chiamato così perché faceva male l’obedience con il suo ruminante; e questo valeva anche per “Cavallo Pazzo”, il quale non correva certo il Palio di Siena all’incontrario pensando che gli altri andassero contromano.
Idem per “Corvo nero”, il quale non era solito portare sfiga; o “Pocahontas”, che non significa  “POpòdipasseraCAataaforzaoHOguardatopiùpasserad’uNTASsista”.

Ecco: in un certo senso tutto questo accadeva anche in Toscana fin dall’epoca etrusca, dove tutt’oggi vengono affibbiati soprannomi di ogni tipo: “Trecciolino”, “Aceto”, “Patacca” e così via.

Nel campo cinofilo – grazie a film come “L’uomo che sussurrava ai cavalli” oppure “Balla coi lupi” – stavano per essere conferite alcune onoreficenze a dei “Cinocagologi” (differenti per standard dai Cinofilosofi) che si sono particolarmente distinti nel camminare – in modo reiterato e costante - con i tacchi a spillo sui testicoli del prossimo.

Ecco la lista dei nomi (un po’ come l’affisso E:N:C:I.) dei Cinocagologi nominati:

“Ruttato dai malin”
“Eiaculato all’Autogrill”
“Scaccolato al Telepass”
“Scoreggiato a forza”
“Gambizzato sulla Scala Mobile”
“Fumato nel Bengala”
“Incollato con lo sputo”
“Fulminato dal Tavor”
“Trombato nel ripeti”
“Hai voluto il Pinguino De Longhi? Cazzi tuoi!”



Ora, non è che i Lakota Sioux stiano lì a risciacquare le code alle renne dopo l’eiaculazione precoce, ed appena appresa la notizia, hanno fatto subito un esposto alla Comunità Europea per la tutela e la salvaguardia dei nomi propri; tentando addirittura di impugnare il Patto Atlantico!

Già in passato qualche esponente dei Cinocagologi sardi si era allargato un po’ troppo affermando – con tanto di link in lingua Suomi a suffragio – che il termine “Haaaaauuuuuuuuug” deriva da “Aiòòòòòòòòò” a cui era stata soltanto tolta l’acca (H) per questioni semantiche cinoegizie.


Ma andiamo oltre e torniamo all’incidente diplomatico.


In materia di comunicazione i Cinocagologi dimostrarono di essere messi male quando decisero – su consiglio del “Sussurratore di Centocelle” – di andare a conoscere direttamente il Popolo delle Praterie.
Volevano capire se i post pubblicati dal Sussurratore su facebook fossero veri; volevano coglierne l’essenza. Capire se la “sacralità della monta a pelo” fosse riconducibile allo sciamanesimo bergamasco o al “lato B” della Canalis.

Decisero quindi di andare nel South Dakota per visitare i luoghi fino ad allora visti soltanto su Google Maps.

Già alla partenza a qualcuno giravano i coglioni perché andavano nel South Dakota a conoscere i Lakota (il Cinocagologo esordì con un classico:- “Cazzo ci andiamo a fare lì? Potevamo andare direttamente nel South Lakota!”).


Ma non è finita qui…no no…


Il Presidente dei Cinofilosofi che guidava il gruppo vacanze voleva a tutti i costi pilotare l’aereo, incazzandosi a morte con il Comandante per una virata che - a suo giudizio - poteva essere fatta in un altro modo! Più cognitivo!!



Direttamente dalla torre di controllo venne registrata la comunicazione:


- “Hey Sir!!! What’s goin on??? Who are you!!!!"

-“Ai em se president of se Cinofilosofi end ai em en airplein expert. Iu chen not ran so fast bicos hir in mai compiuter is vrait set ….”

- “Fuckoffffffffffffffffffff!!!!!!!!!!!!!!!!

- "Uot?"

In barba alle disposizioni del Comandante, il Cinofilosofo – incazzatissimo - aprì il HIphone postando su facebook  frase dal vago sapore noir:



Adesso sono consapevole dei limiti del Comandante Schettino; 
meno male che amo gli animali


Mentre tutti i passeggeri si toccavano le palle e inviavano aggettivi qualificativi all’indirizzo della madre di un Palestinese vissuto duemila anni fa, una hostess di origini napoletane gli infilò, in sole due mosse di Krav Maga,  una camicia di forza scaraventandolo nel cesso e chiudendolo a chiave.

Una volta atterrati, e uscito di lì, il Presidente dei Cinofilosofi tenne una lezione sulla nuova pettorina provata personalmente!!!


Andiamo avanti


Ogni Nativo Americano sa benissimo che non si usano i fiori di Bach per fare i segnali di fumo - soprattutto controvento, e quando ci sono dei bambini nelle vicinanze - e mentre i Cinocagologi se ne stavano lì a farsi la loro bella canna unita ad una piadina romagnola alla brace, e con tanto di maglietta “Io lovvo i Lakota Sioux”, parte da dietro la collina un gruppetto di guerrieri strafatto di pejote con il preciso intento di evirarli e mettere successivamente il filmato su youporn nella sezione “Amateur”.


Il Presidente dei Cinofilosofi che guidava il gruppo vacanze tentò quindi di fare scudo ai suoi discepoli  mettendosi come Papa Leone I quando fermò Attila sul Mincio (il fiume si chiama così, proprio per l’esclamazione Pontificia: “Miiiiinchia!!!”), solo che non aveva il mano il Crocefisso, ma un copia/incolla di Wikipedia su cui c’era scritto che i Nativi Americani – proprio ad esagerare – erano soliti tagliare lo scalpo, e non le palle ai loro nemici!

Nella trattativa, il Presidente ha cominciato quindi con tutta una pippa sul 

E come mai le palle e non gli scalpi?”, 
Avere la testa di cazzo non significa che i capelli li troviate lì”,
 “Cazzo c’entro io se Custer era biondo e gay?


e proprio grazie a quest’ultima frase il Presidente dei Cinofilosofi cominciò a sentirsi eccessivamente osservato dai Lakota, essendo lui stesso il clone di Babbo Natale.

Il dubbio diventò sempre più crescente, la tensione salì, e solo quando si cominciò a sentire puzza di merda provenire dai suoi pantaloni, il più saggio dei guerrieri Lakota gli stampò il dito medio a cinque centimetri dal naso, ruttandogli il pejote negli occhi.


 (una delle foto postate su facebook)



Secondo voi…come ha reagito il Cinofilosofo al fatto?

Per prima cosa ha parlato di “prossemica intima”, tenendo subito dopo una lezione sul "linguaggio non verbale” di cui i Nativi Americani sono mirabili interpreti, mettendo successivamente su facebook l’accaduto e controllando i vari “mi piace” in arrivo.

Dall’altra parte dell’Oceano le Sciuremarie partirono con un’immediata raffica di cuoricini e di post stile

Makkeèsuccesso?????
Sono con te!!!! Ti lovvo!!!
Che cani usano i Lakota per fare agility?
E’ vero che Kevin Costner è più basso? PS: il mio cane fa ancora la pipì in casa :-((


Dopo aver fatto il pieno al suo ego, il Presidente dei Cinofilosofi radunò quindi i Cinocagologi proponendo una “TROMBATA COGNITIVA” di gruppo, con tanto di fascia al braccio stile EXPO per valutare i binomi!!!

Per prima cosa – a suffragio dell’iniziativa - tirò fuori dalla sua valigetta un intero fascicolo preso su Google dal titolo “Il sesso è un segnale calmante per le scimmie Bonobo”, compose a suo insindacabile giudizio le squadre, decidendo che:

a)     Il tempo massimo del rapporto con tanto di fotofinish;
b)    Le posizioni corrette perché la cinognostica non è un’opinione;
c)     Il colore della pettorina per i passivi;
d)    Valutazione dello stato di stress da parte di un comportamentalista – pena la squalifica


I Nativi Americani osservarono dall’alto della collina tutta la scena e decisero che era l’ora di intervenire, taggandoli su facebook.

Il Presidente dei Cinofilosofi però – lo sappiamo – è una volpe!!! E aveva modificato le impostazioni della privacy prima della partenza dall’Italia!!!
Impossibilitati a taggare, i Lakota riunirono quindi il Consiglio degli Anziani, il quale decise che era arrivato il momento di rapirli e fargli fare la “Danza del Sole” appendendoli però per le palle!!!

L’Ambasciata Italiana negli USA, avvistata da un Cinocagologo scampato all’agguato, ha quindi inoltrato alle Sedi Competetnti la documentazione per intervenire in ambito Comunitario affinché vengano impediti (cito) “usi impropri di nomi di ispirazione Lakota sul suolo italiano e su facebook”.

Già si vedono infatti i primi significativi cambiamenti sugli avatar e sugli indirizzi mail di alcuni Cinocagologi di spicco.
Al maglioncino rosso (scollo a “V”) è stata preferita una più sobria e anonima maglietta bianca con Nikon al collo modello turista per caso, mentre altri si sono addirittura cancellati dal social network o hanno cambiato il loro profilo da maschile a femminile



(uno dei Cinocagologi prima della protesta Lakota)




Fonte: VAGINOPRESS

giovedì 28 giugno 2012

Nella tana del Cinofilosofo




(Fonte: vaginoPRESS - CoronaPhoto)


Chi l’avrebbe mai detto?



Eppure...
missione compiuta!




Grazie ad una Sciuramaria infiltrata, siamo riusciti a fare degli scatti fotografici nel campo di educazione cinofila del Presidente dei Cinofilosofi.






Chi si aspettava di vedere un po’ d’erba e qualche cane ne rimarrà deluso, ma spero venga apprezzata l’immagine, la quale è costata millemila avventure degne della migliore spy story.

Su Facebook stanno già partendo migliaia di condivisioni - con i conseguenti cuoricini allegati - e l'incontestabile didascalia:

"Perché dover calpestare l'erba
quando possiamo usare la tecnologia?
I cani e l'erba non si toccano!!!"


Le Sciuremarie Vegan si ritengono indignate per l'ingiustificato uso dei manti erbosi e dei cani nei campi di educazione/addestramento cinofilo!

La Presidente delle Sciuremarie Vegan ed il Presidente dei Cinofilosofi hanno infatti deciso di recarsi insieme alla Commissione Europea per esprimere il loro totale disappunto e chiedere di poter eleggere un rappresentante unico per l'Italia che li rappresenti in Sede Istituzionale.

Alcune voci di corridoio fanno trapelare un paio di nomi sui possibili candidati, mentre i vari Sindacati Agricoli - in modo univoco - si sono espressi con un

"MA TI LEVI DI 'ULO?!?!?!?"


Vi terremo aggiornati sugli sviluppi della vicenda!

domenica 13 maggio 2012

Ad un Cinofilosofo viene conferito il nome nepalese




(Fonte ANSA, REUTER, VAGINOPRESS)





Katmandu: Potrebbe sembrare il copione di un film hollywoodiano, ma quanto successo ad un Cinofilosofo italiano ha dell'incredibile.

Il professionista si era recato in Nepal per studiare lo Yeti, cercando di dimostrare la parentela genetica di questi con il “Chihuahua da mondioring”, ma durante la spedizione è accaduto l'inevitabile a causa di un eccesso tecnologico.

Il Cinofilosofo - si sa - è munito di ogni strumento di ultima generazione per far arrivare i suoi editti alle Sciuremarie via facebook (tablet apple, GPS satellitare per la localizzazione, etc), ma non aveva fatto i conti con le asperità del Nepal e con la mancanza di segnale per la connessione internet in quella zona.




A dorso di bue – uno dei quali usato solo per trasportare l'attrezzatura web del Cinofilosofo – e con una pendenza pari al 70% in povertà di ossigeno, i portatori Sherpa – famosi non solo per la loro resistenza fisica, ma soprattutto psichica – ossessionati dalle bestemmie del Cinofilosofo che non riusciva a connettersi in rete e dalla logorroica insistenza nel declamare consigli sul come si conducono gli animali per le montagne, lo hanno giudicato “intrasportabile” (...e se lo dicono loro...azz...), scaraventandolo con tutta l'attrezzatura da una rupe a circa 3.000 metri di altitudine.



E così, dopo i più famosi “Uccello Scalciante” e “Alzata con pugno”, ecco che al nostro viene rifilato il nome di



Caduto dagli Sherpa”.






Nei giorni successivi al fatto è stato fotografato casualmente da alcuni turisti svizzeri uno Yeti munito di pettorina che vagava tra gli anfratti rocciosi, e questo lascia supporre che il Cinofilosofo sia ancora in vita e stia operando nella zona.
Del Cinofilosofo nessuna traccia ufficiale, se non nelle varie leggende degli Sherpa che vengono raccontate davanti ai fuochi serali, una delle quali narra addirittura della nascita di un campo di educazione per gli Yeti da salotto.

La Farnesina e le Istituzioni Internazionali preposte si sono attivate immediatamente ed in sinergia tra loro affinché “Caduto dagli Sherpa” resti dov'è, mentre i Governi limitrofi hanno creato una speciale rete di intelligence in modo che non oltrepassi i confini del Nepal.
In una recente intervista si è espresso addirittura il Dalai Lama dichiarando:

Il titolo di Dalai Lama è tratto da una combinazione della parola mongola Dalai, che significa "Oceano", e pronunciabile in tibetano come tale' i, con Lama, equivalente tibetano del termine sanscrito "guru", ovvero «Maestro spirituale». Dal momento che il vero Guru sarei io...mica vi incazzate se lo banno dalle mie preghiere...oltre che da facebook?




 
Nella foto, il momento in cui il Dalai Lama si esprime con la seguente presa di posizione:

"Ascolta 'oso...l'urtimo che m'è venuto a rompe 'oglioni con la storia del Guru era Palestinese e ha fatto 'na finaccia. Hai presente? 'Un mi fa' incazzà perché ti rigiro come la 'ampana der gonghe e ti sono in quattro quarti...hai 'apito...'oso? Levati di 'ulo e lascia sta' ir mi' amio Yeti"





 
...e se l'ha detto Lui...RI-AZZ    :-((



Noi di Cinofilosofia d.o.g.c. vi terremo aggiornati attraverso il nostro corrispondete locale (è di Pisa, ma gli fà 'na sega...capisce uguale)

La storia di "Er Tigre"


Si chiama “Er Tigre

ed è un cane di razza

 Chinese Crested Dog






La proprietaria, incuriosita dalla grande preparazione di un Cinofilosofo espressa quotidianamente su facebook, decise di portarglielo per avere un semplice parere e – soprattutto - farsi tradurre i link in lingua suomi che gli aveva postato in riferimento alla storia di questi particolari cani.


 
Il Cinofilosofo ha convinto quindi la proprietaria del cane ad attenersi innanzi tutto allo standard (pena il bannaggio dal social network), modificando qua e là alcune alterazioni ingiustificate che si vedono bene nella prima foto.
In seconda battuta, ha tentato – con successo – di rafforzare alcuni lati caratteriali ritenuti un po' sottotono e non proprio in linea con lo standard caratteriale di cui il Cinofilosofo è un grande conoscitore da oltre 40 anni!!!


Ecco “Er Tigre” dopo il consulto con l'esperto ed aver lavorato con i famosi "Cani Palo" in forza al Cinofilosofo







NB: le punte del collare sono rivolte verso l'esterno a dimostrazione della metodologia usata

martedì 20 marzo 2012

Questione di limiti







Il Cinofilosofo ha commesso un'imprudenza:
ha messo questa foto sulla sua bacheca
facebook







Sperando in un buon numero
di cuoricini,
di "mi piace"
e
di "hahahahaha"
ha invece ottenuto


QUESTO RISULTATO






NUN  ME  STO' A  REGOLA'!!!



PS: l'immagine è stata catturata da una webcam nascosta - il Cinofilosofo è quello sotto :-((

lunedì 19 marzo 2012

Sentenza shock contro i Cinofilosofi





A causa dei reiterati “mi piace

degli eccessivi “makkekarinoooooo

dell'abuso di religioso “Ohhhhmmmiodioooooo

della strumentalizzazione della parola “amoreeeeeeeeeeee!!!”

dei troppi cuoricino cuoricino cuoricino


sulla bacheca facebook dei Cinofilosofi



il

TRIBUNALE CINOFILO

HA CONDANNATO

I CINOFILOSOFI








ad un anno di detenzione nel box
per essere osservati dai cani,
i quali stenderanno un dettagliato rapporto
sui loro problemi comportamentali
che ne deciderà le sorti.



Le varie associazioni animaliste stanno protestando in tutto il mondo contro la Sentenza perché - pur bipedi possano essere - i Cinofilosofi sono ritenuti animali come tutti gli altri (un po' come i pisani, per capirsi).
La Sentenza dovrà essere però convalidata in sede Europea, ma Amnesty International ha intanto dichiarato:-"Cazzi loro! I ad facendum in culo!" - dimostrando familiarità con la lingua latina.
Il Presidente dei cani Mr. Hass Fidanken ha commentato:-"Noi non può più axixtere und askoltare minki-ate che poi noi paga con psikofarmaci und altre soxstanze toxxike. Loro adexxo paga, und dopo sterilixaxione!!! Noi pensa che è un atto di amore contro randagismus cinofilosofichen!"





venerdì 16 marzo 2012

Raccomandazioni cinofilosofiche







Una vecchia storia narra che alcuni scienziati si siano inoculati delle sostanze da loro scoperte per verificarne l'efficacia.

Il Cinofilosofo ha fatto sua questa diceria, e dopo aver fatto la stessa cosa ha fatto emanare un comunicato stampa ufficiale:



I fiori di Bach
non si fumano!!!








Effetti collaterali e indesiderati più significativi:


1) Si comincia a sparare cazzate di un certo livello (considerando il valore di riferimento c'è poco da stare allegri);

2) Si perde la proverbiale dimestichezza con i copia/incolla (tanto cari ai Cinofilosofi d.o.c.g.);

3) Si entra in contraddizione una riga si e una no;

4) Si scopre che il Premio Oscar viene conferito a Centocelle (striptease incluso nella serata);

5) Ci si dimentica di chiudere la cerniera dei pantaloni quando si va dalle Sciuremarie;

6) Si assiste ad una perdita significativa dei "mi piace" su facebook.



Nei casi più gravi - ipersensibilità accertata al prodotto assunto per via respiratoria (fumo) - si sono osservate delle masturbazioni compulsive di fronte alle foto di Sara Tommasi accompagnate dal video dimostrativo inserito poi sui siti hard.





SE FUMARE FA MALE
E PUO' RENDERE IMPOTENTI,
FUMARE I FIORI DI BACH FA PEGGIO
PERCHE' RENDE DEFICIENTI




Si raccomanda quindi di scrivere al Centro Bach per l'assunzione corretta del prodotto (somministrazione e posologia):

The Bach Centre
Mount Vernon,
Bakers Lane,
Sotwell,
Oxon, OX10 0PZ,
UK

Fonte: ufficio stampa della Presidenza del Consiglio dei Cinofilosofi - sede centrale -  Roma

sabato 3 marzo 2012

Cronaca nera






Roma:

S.M. – casalinga - è stata ricoverata al Policlinico Gemelli per crisi respiratoria :-((
Da una prima ricostruzione dei fatti sembra che S.M. abbia fumato ingenti quantitativi di Fiori di Bach.
Accanto al corpo in fin di vita c'era il suo cane – un meticcio di media taglia – che stava rollando l'ennesima canna, il quale è stato denunciato per spaccio.

A trovare S.M. riversa sul letto è stato il marito, allertato dai vocalizzi del cane che stava intonando l'intera compilation dei Doors.
Nella sua cuccia, gli agenti hanno rinvenuto un poster di Jim Morrison, uno stereo con inserito l'ultimo CD degli AC/DC ed un biglietto per il prossimo concerto di Vasco Rossi – tribuna.

Per fare luce sull'accaduto è intervenuta la Polizia Scientifica, la quale ha sequestrato il computer di S.M. per verificare un eventuale scambio di mail con il fornitore delle sostanze.

Il cane – di nome “Omero” - è stato condotto presso la competente ASL e messo in quarantena per gli accertamenti di rito.

Si attendono sviluppi nelle prossime ore

lunedì 27 febbraio 2012

I libri di Cinofilosofia D. O. C. G.




Aperto a Livorno l'ufficio di rappresentanza dei
Cinofilosofi








Siccome i Cinofilosofi non è che stanno lì a fare l'esplorazione rettale alle vespe, si sono chiesti se una qualunque “laurea breve” - riferita alle scienze naturali - potesse essere considerata una “scomunica a pieni voti”.

Il consiglio direttivo – con sede a Roma – ha quindi aperto un distaccamento a Livorno – tenendo conto dei vari fattori tra cui la vicina Università di Pisa, l'ippodromo di San Rossore, Villa Fabbricotti, i Quattro Mori, il Vernacoliere, etc - pubblicando degli interessanti volumi che offrono un significativo contributo a tutti quei cinofili toscani - e solo TOSCANI -  che intendono avvicinarsi ai master specifici di cinofilosofia.



Ecco alcuni titoli:



Meglio lei nuda che te vestito a festa
(Fondamenti di standard)

Preciso come 'n dito 'n culo
(Shaping e modellamento: fondamenti di obbedience)

A entrà so' zucchine...a uscì so' cocomeri!
(Il fantastico mondo dell'agility)

Se le troie volassero, a te ti darebbero da mangià con la fionda!
(Il rinforzo positivo)

Sai 'na sega se le seghe segano!
(L'inseminazione artificiale: scopi e modi)

T'avessi 'n culo ti cacherei alla Meloria...e col vento di terra
(Fondamenti di prossemica)

Ha visto più schizzi lei degli scogli di Calafuria
(La cinofilia nel Soccorso in acqua ed accenni di retrieving)

Tranquillo morì ner casino e Onesto c'aveva le 'orna
(Status sociali e dinamiche di branco)

Meglio puzzà di merda che di povero!
(La moderna didattica cinofila)

Agli zoppi pedate negli stinchi
(Il rinforzo negativo)

Cacare è facile, ma pigliallo 'n culo è un lampo
(I tempi di apprendimento del cane)

E' inutile fa' le scurregge più grosse del culo se poi ti cai addosso!
(Il recupero comportamentale – fondamenti di Cinofilosofia)

Finché la bocca prende e il cazzo rende, vo' 'n culo alle medicine e a chi le vende
(Farmacologia)

Hai girato più te... della merda ne' tubi
(Vacanze con il pet: obblighi e aspetti legislativi)

Cazzo ritto 'un vole consigli
(L'evoluzione della specie)

Tròmba di 'ulo...sanità di 'orpo
(Fondamenti di primo soccorso)

Si sta meglio vi...che sotto ar filobusse
(Le moderna pensioni per cani)

"Se avvezzi il culo al peto, quando serve 'un starà mai cheto!
(Aspetti fondamentali dei vocalizzi)

'Un ti prendo a schiaffi perché la merda schizza!
(L'aggressività intra ed interspecifica)

Tassiamo la topa
(Il Governo Monti e la Legislazione attuale sul patentino cinofilo)

Meglio lei a letto che te al chilo!” (solo con DVD vietato ai 18)
(Biografia autorizzata dell'amante di Suzanne Clothier)




AFFRETTATEVI

DISPONIBILITA'
LIMITATA!!!

domenica 26 febbraio 2012

La notizia che ha sconvolto il mondo della Cinofilosofia: Turid Rugaas è “della Sterza”


Sembrava fosse un escamotage del Fronte Rivoluzionario Insurrezionalista Anticinofilosofico, ma dall'ANSA è arrivata la conferma: Turid Rugaas è di “La Sterza” - una piccola frazione del Comune di Lajatico (Pisa).




A confermare le indiscrezioni già trapelate da tempo, la testimonianza diretta della shampista personale di Turidda Rughetti (in arte “Turid Rugaas” - appunto) che conferma:-”Ohhhh...e ci viene armeno 'na vorta alla settimana a rifassi 'r colore e le treccine... E come s'inkazza se 'un gliene fo' uguali!!!”.


Noi di CINOFILOSOFIA D.O.C.G.
siamo andati quindi nella Frazione toscana
a raccogliere testimonianze sulla vicenda!



Arriviamo ad un bar ristorante sulla Statale che taglia in due il borgo e sul muro dietro al bancone ci sono le foto di Andrea Bocelli (per forza: il cantante è di lì), Zucchero e tanti altri ospiti del famoso “Teatro del Silenzio” che non è lontano.


Ci accoglie Gualtiero, al quale facciamo una serie di domande tra un caffè e l'altro.


- “Conosce Turidda Rughetti? Un po' grassoccia, finta bionda, gira con il cane...?

- “Ohhhhhhh... ha' voglia!!! O chi è che 'un la 'onosce? E si fa' prima a saltalla che a giragli 'ntorno! Ah 'un ave' paura: la vedi bene anche 'on la nebbia vai... Se c'avesse la sirena sembrerebbe un carrattrezzi dell'ACI”

- “Le risulta che sia norvegese?

- “Seeeeeeeeeeeeeeeeee... La su' mamma era di Lari e il su' babbo di Fauglia. Vennero a sta' qui dallo zio del cugino di terzo grado dell'amico di Lucio”.

- “Chi è Lucio

- “E' quello che ha scritto Coooooon teeeeeeeee...partiròòòòòòòòòò. L'ha presente?”

- “Si ho presente

- “Mentre Lucio la scriveva lei era aggiro cor cane e sentendogliela canticchiare dalla finestra rispose – 'O NDO' MI PORTI??? - Lucio s'affacciò, e quando vide Turidda gli disse - IN NORVEGIA … ARMENO TI GHIACCI!!!”

- “Perché gli disse così?

- “Si vede che 'un era il su' tipo...o che ti devo di?”

- “Quindi è da questo episodio che nasce la leggenda sulle false origini della signora Turid Rugaas

- “Pol'esse... so' 'na sega”

- “Lei è a conoscenza che la cinofilia moderna si basa sui concetti espressi dalla signora Rughetti?

- “Si lo sapevo, ma tanto se diceva a tutti che era della Sterza 'un la caava nessuno”

- “Però per Bocelli ha funzionato

- “Si...è vero...ma te lo 'mmagini cosa avrebbero detto? O cosa mangiano alla Sterza pe' esse tutti 'osì 'struiti? 'Un c'avrebbe miha creduto nessuno...via... Uno va bene, ma due... Sai 'ome si dice noi?”

- “No

- “Un po' un po' va bene...ma un po'mpino è troppo! E poi il babbo di Turidda 'un vendeva miha trattori...'un era miha potente...”

- “Ho capito. Lei è mai stato a casa della signora Rughetti?

- “Hai voglia! 'Un si preoccupi: ir marito lo trova sempre caldo ir letto...Ahhhhh 'na vè paura, 'un c'è nemmeno bisogno della stufa durante l'inverno”

- “Quindi lei mi sta dicendo che sarebbe addirittura l'amante di Turidda Rughetti?

- “O 'un te l'ho detto ora??!?!?!? Ma lei 'un sarà miha uno di quella setta che venne a fa' tante chiacchiere a bischero sciolto 'n par di mesi fa?”

- “Come? Chi è venuto?

- “Ma so' 'na sega chi era quel popò di buodiulo vestito da Mago Merlino! Parlava come 'n forestiero e sinceramente 'un c'ho capito 'na sega di 'osa voleva di'”

- “Che tipo di domande le ha fatto?

- “Mi chiedeva dello stresse, dell'areosolle... Gli dissi che Montecatini 'un era vicino e che le terme erano 'na 'azzata per lo stresse... E doveva – sai 'osa - ma trombà di più!!! Vedrai se gli passava lo stresse!!!”

- “Non le ha chiesto altro?


- “Si si: m'ha chiesto se gli facevo avè gli appunti di Turidda, quelli 'he c'aveva nella biblioteha privata”
- “E glieli ha dati?"

- “E c'aveva solo tutti i numeri del Vernacoliere e una foto autografata col Cardinali (l'editore del Vernacoliere, nda) ...sicché gli ho dato quelli!!! Ho fatto come con le teste di Modigliani: tieni vai...pigliatevi queste! Tanto c'ho i doppioni e Turidda è come se 'un avesse perso nulla”

- “Mi faccia capire: lei ha consegnato i numeri del Vernacoliere ai Cinofilosofi e quindi?

- “E quindi c'hanno fatto un miscuglio e c'hanno scritto delle 'ose loro...dice che gli servivano per clikkà mi garba...o una 'osa del genere...bohhhh”

- “Lei sa dove posso trovare la signora Rughetti?

- “Si: in Norvegia a ghiaccassi la topa con Lucio; alla fine so' partiti 'nzieme :-((”

- “Eh???

- “Puppaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!"

- “Non capisco...

- “E' 'n segnale 'armante... Ha presente quando ar cane gli dice di fa' 'na 'osa e a lui 'un gli importa 'na sega? Ecco... Il PUPPA è un segnale che Turidda da al cane per levasselo di 'ulo! Tu vedessi 'ome 'apisce!!!”


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Secondo altre testimonianze è venuto fuori che Turidda Rughetti sia stata addirittura vista lanciare nel 2009 una serie di gavettoni contro i tifosi livornesi in occasione dei festeggiamenti per la retrocessione del Pisa in serie “C”.



Il nostro servizio TV esclusivo:




 
Il mondo della Cinofilosofia, non potendo accettare l'italianità della signora Rughetti per ovvi motivi costituzionali interni, ha deciso di chiedere alla commissione interna di dichiarare “apolidi” almeno i suoi quadri dirigenziali.


Fuss' che fuss' la voltabbona
che ce li leviamo dalle palle!!!